Confortanti i dati; si torna ai numeri pre pandemici
Dopo due anni di limitazioni agli spostamenti, i turisti pernottanti in Veneto stanno tornando progressivamente ai numeri che si registravano nel 2019, ultimo anno prepandemico e picco storico. Nel 2022 i turisti pernottanti in Veneto risultano 18,1 milioni, +53% rispetto ad un 2021 caratterizzato ancora da vincoli stringenti, considerato che il passaggio alla zona bianca è avvenuto dal giugno 2021 e solo a luglio 2021 è atterrato il primo aereo dagli USA. Gli arrivi dell’anno record 2019 non sono stati ancora raggiunti, ma si sta progressivamente tornando a quelle cifre. Le presenze, che rappresentano i pernottamenti effettuati, seguono un andamento simile, attestandosi sui 65,9 milioni. La ripresa è evidente nel corso di tutto il 2022 e culmina a Luglio, mese in cui la destinazione Veneto torna molto prossima alle cifre pre-covid (+2,6% degli arrivi e -2,9% delle presenze rispetto al 2019). Le strutture extralberghiere sono quelle che più velocemente sono tornate alle cifre pre-pandemiche, in particolare quelle che favoriscono il contatto con la natura, campeggi e agriturismi, totalizzano nel 2022 valori superiori al 2019 anche sul fronte dei pernottamenti. I turisti italiani numericamente superano già le cifre del 2019, non raggiungendo ancora le stesse presenze. Nel complesso gli stranieri arrivano, anche se non ancora a pieno regime (-16,5% degli arrivi rispetto al 2019, -8,5% delle presenze). Mancano ancora i cinesi frenati dalla ’strategia zero covid’ adottata dal loro governo, che ha provocato anche nel 2022 lunghi mesi di lockdown. Dopo un periodo in cui fondamentale è stato l’apporto del turismo domestico, ora che le frontiere imposte dal covid sono state abbattute, gli italiani ricominciano a viaggiare oltre frontiera e al tempo stesso tutti i mercati esteri più prossimi aumentano la loro presenza. La provenienza UE27 mostra un segno positivo anche rispetto ai tempi precedenti alla crisi sanitaria (+2,6% delle presenze rispetto al 2019), in particolare tedeschi (+8,4%), austriaci (+6,7%), olandesi (+1,5%), belgi (+0,9%), irlandesi (+8,1%), ecc.