Tema delicato che coinvolge Regione e Comuni
Emergenza idrica, il Comune è al lavoro per adottare un piano in grado di gestire con rigore l’emergenza e per sensibilizzare la cittadinanza sul fatto che l’acqua non può più essere considerata una risorsa inesauribile. Come previsto dal codice di auto disciplina inviato dal Comitato Istituzionale dell’Ato veronese a tutti i Comuni, si staprocedendo alla mappatura delle utenze pubbliche e alla messa a punto di una procedura per gestire i consumi comunali di acqua potabile e suddividerli tra quelli che non possono essere interrotti (acqua per uso umano) e quelli invece non strettamente necessari (innaffiamento giardini pubblici, campi sportivi, etc.), che saranno ridotti via via che peggiorerà la situazione idrica. Il testo, una volta raccolti i contributi dei Comuni, sarà ratificato in Assemblea dei Sindaci dopo Pasqua. Inserito nel codice anche l’impegno dell’Amministrazione a verificare periodicamente la presenza di eventuali perdite interne ai propri impianti (scarico dell’acqua e rubinetteria dei servizi igienici, sistemi automatici per l’irrigazione, impianti di ricircolo dell’acqua delle fontane), al fine di ottimizzare la portata prelevata dalla rete acquedottistica destinata a tutti gli usi comunali.