La prodezza di Pedro illude, ma non basta
C’è qualche rammarico tra i ragazzi di Sarri che, all’indomani della gara pareggiata 1 a 1 contro il Verona, sanno di aver perso l’occasione per volare al terzo posto della classifica in solitaria. Dall’altra parte però, c’è un Hellas che sorride e che ritrova un po’ più di consapevolezza nei propri mezzi, anche perché sfiora più volte l’impresa e solo un ottimo Provedel e il palo, salvano i biancocelesti dalla sconfitta. Sono gli ospiti a partire in quarta con Milinkovic-Savic che al 10’, sfiora l’incrocio dei pali su punizione. Al 27’ Immobile con il mancino sfiora il goal dopo un assist di testa del Sergente, il Verona però non ci sta e impensierisce più volte Provedel come al 38’, quando il suo riflesso devia in corner un tiro da fuori area di De Paoli. La gioia biancoceleste però arriva allo scadere della prima frazione di gioco: Pedro controlla un pallone difficile in mezzo a due gialloblù e in torsione, trova con il suo solito mancino un colpo da biliardo che si insacca alle spalle di Montipò che nulla può. 1 a 0 Lazio. Nella ripresa è tutta un’altra musica: i laziali faticano a gestire il pallone e calano fisicamente. Ecco allora che al 51’, il nuovo acquisto Ngonge trova la rete del pareggio su un cross derivante dalla punizione di Lazovic. Bravo il giocatore belga classe 2000 a beffare la retroguardia romana attaccando il primo palo. Il Verona rischia di ribaltare il match nell’arco di pochissimo tempo. Lazovic al 53’, raccoglie una respinta e prova il destro di prima intenzione: il legno salva Provedel battuto. L’ultimo brivido della gara viene regalato dall’ex di turno, Mattia Zaccagni al 96’: il suo colpo di tacco a pochi metri dalla porta di Montipò, trova l’estremo difensore gialloblù che con un miracolo, non concede la gioia del goal all’aquilotto. Fortunatamente l’arbitro fischia un fallo in attacco di Casale e con l’ultimo brivido della serata, si chiude così una partita giocata con il cuore dal Verona che esce tra gli applausi dei suoi tifosi. Ennesimo vantaggio sprecato dalla Lazio che non approfitta dei passi falsi di Milan e Atalanta e sale a quota 39 punti, quarta in classifica a -1 dalla Roma terza. Importante punto invece per i gialloblùche, dopo il terzo risultato utile consecutivo si avvicinano al quart’ultimo posto dello Spezia, che significa appunto salvezza. E ora crederci, diventa più doveroso che mai.