Nei 3 mesi estivi, cestini vuoti. Negli ultimi giorni, una lenta ripresa
Siccità e caldo si sono fatti sentire anche ad alta quote e hanno indebolito la stagione dei ricercatori di funghi. Solo le ultime piogge hanno aiutato a riscattare una stagione scadente. Tre mesi estivi dove di funghi nei cestini, nemmeno l’ombra. Qualche soddisfazione c’è stata in Lessinia con le varie specie di porcini: il ‘Boletus edulis’, il ‘Boletus aestivalis’ e il ‘Boletus luridus’, ma anche i finferli e le russole, in particolare la ‘Russula cyanoxantha’ e la «Russula virescens». Altre varietà che spiccano nei prati della montagna veronese, sono le mazze di tamburo e utili per la cucina, ci sono anche il ‘Lactarius deliciosus’ e le gambesecche. Gli esperti raccomandano un abbigliamento consono nei boschi e la massima attenzione nella valutazione dei funghi che si raccolgono. Molto spesso infatti, una valutazione sbagliata può mettere a rischio la salute. La speranza ora è che tutti i boschi, comincino nuovamente a ripopolarsi di funghi.