Rifiutati di cadere a terra,
colpito da mani assassine,
fiore reciso e gettato sull’asfalto,
calpestato con tanta violenza
da indegni figli dell’umanità
che rinnegano l’amorevole grembo
pervasi dal delirio d’onnipotenza.
Trova ancora la forza, ti prego,
di levare il tuo cuore verso il cielo
per sorridere di nuovo al mondo.
Illuminami d’un raggio di speranza
che mi faccia ricredere della crudeltà
compiuta da essere del mio genere
che per sempre mi roderà dentro.
Maurizio Pedrini
Dal libro ‘Luci dell’anima’