Gli uffici anagrafe di molti Comuni della Bassa Veronese in tilt, ed è protesta
Gli uffici anagrafe di molti Comuni della Bassa veronese sono sommersi di domande per l’iscrizione al registro Aire da parte dei discendenti di emigrati all’estero. Solitamente negli uffici appositi è presente un solo impiegato che ha tempo 30 giorni per le questioni burocratiche e le ricerche storiche, con il rischio di trascurare le richieste dei cittadini che si presentano agli sportelli. Oltre a questo, se la pratica non viene conclusa nei tempi stabiliti, i sindaci sono soggetti a denuncia. Una situazione così insostenibile che ha portato i Sindaci dei territori coinvolti a sottoscrivere una lettera indirizzata al Prefetto di Verona, Donato Cafagna, per chiedere un incontro per poter trovare una soluzione. La maggior parte delle richieste avviene da residenti nei Paesi del Sud America che chiedono la cittadinanza ‘iure sanguinis’, cioè per discendenza ininterrotta da un antenato emigrato tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.