Il possibile movente sarebbe collegato alla droga. Proseguono le indagini
Avrebbe confessato lui stesso l’omicidio dei genitori. Stiamo parlando del brutale duplice omicidio avvenuto a Borgo Roma, dove Giampaolo Turazza, 75 anni, e Wilma Vezzaro, 73 anni sono stati trovati senza vita nella loro abitazione in via Aquileia. A commettere tale crimine sarebbe stato proprio il figlio Osvaldo di 54 anni. Secondo quanto riferito dalle Forze dell’Ordine che hanno subito dato il via alle indagini, non erano ancora le 17 di martedÌ quando l’uomo, che alle spalle ha precedenti per reati contro la persona e stupefacenti, avrebbe chiamato il 117 in evidente stato di agitazione: nel corso della telefonata avrebbe ammesso di aver compiuto l’assassinio dei genitori la sera precedente e di aver vagato poi per tutta la notte per la città, aggiungendo di trovarsi in quel momento in via Don Nicola Mazza, proprio nei pressi della sede della guardia di finanza scaligera. È stato quindi raggiunto da una pattuglia della Sezione Operativa Pronto Impiego delle fiamme gialle, insieme alla quale si è recato all’appartamento del condominio situato al civico 22 di via Aquileia, nel quartiere di Borgo Roma. Lì avrebbe aperto la porta consentendo ai militari di appurare la presenza dei corpi dei due genitori, che giacevano in estese chiazze di sangue. Richiesto subito l’intervento della Polizia Scientifica della questura di Verona per i rilievi tecnici del caso. Ulteriori indagini sono poi proseguite per consolidare il quadro accusatorio, anche attraverso l’interrogatorio dell’uomo ad opera del pm Vitulli, in esito al quale l’indagato è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio volontario aggravato dalla contestualizzazione domestica. I militari spiegano che le ipotesi al vaglio degli investigatori circa il movente del delitto, vertono attorno al contesto dell’uso e maneggio degli stupefacenti, con l’attività investigativa che, in particolare, cerca di fare il punto sulle ricostruzioni degli ultimi minuti di vita delle vittime. Il 54enne, figlio unico dei coniugi, non viveva più con loro ma a Porto San Pancrazio, avrebbe però mantenuto rapporti per soddisfare le proprie esigenze quotidiane, secondo quanto riferito.