Intervengono Associazioni e Comitati per la tutela del Lago
Sospendere il progetto della ciclovia turistica del Lago di Garda e sostituire le passerelle a sbalzo con una ‘via d’acqua’, cioè potenziando la navigazione con battelli elettrici ecologici. A chiederlo è il Coordinamento interregionale per la tutela del Garda, ente che riunisce associazioni e comitati ambientalisti e non delle tre province bagnate dal Garda: Verona, Brescia e Trento. Una richiesta formalizzata in una lettera inviata alle autorità locali e nazionali, compreso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una lettera in cui si chiede di sospendere i lavori della ciclovia turistica del Lago di Garda. Progetto che in parte è stato già realizzato, anche con passerelle che costeggiano il lago. Passerelle che per il Coordinamento interregionale sarebbero pericolose e che quindi sostituite con dei battelli in grado di trasportare i ciclisti con le loro bici da una pista ciclabile all’altra. E i motivi per bloccare il progetto non sarebbero pochi, per i gruppi che hanno firmato la lettera. Tra questi, i firmatari evidenziano l’elevato rischio geologico della aree che comprendono il lago. Rischio testimoniato dalle frane che spesso bloccano la viabilità, come è accaduto nel 2021 nella località di Tempesta, tra Torbole e Malcesine. Il territorio gardesano è dunque fragile, come si legge nel messaggio inviato nei giorni scorsi, ed è anche collocato dai sismologi e dalla mappatura ufficiale in area sismica a rischio 2, ossia sismicità medio alta. E questo renderebbe inopportuna la realizzazione di opere esposte alle pareti rocciose. Altra variabile poi che scoraggerebbe l’uso della ciclovia del Garda è quella meteorologica, il Lago infatti è caratterizzato da forti e costanti venti che spesso generano burrasche. Infine si è parlato anche di motivazioni ambientali e dei flussi turistici.