10 giorni di stop per il noto locale a seguito di eccessive risse ed aggressioni
Nel pomeriggio di lunedì gli agenti ella Divisione Polizia Amministrativa Sociale e dell’Immigrazione hanno dato esecuzione al provvedimento del questore di Verona, Roberto Massucci, con il quale è stata disposta la sospensione, per la durata di 10 giorni, delle licenze di trattenimenti danzanti e musicali, nonché di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, che è stata notificata al titolare del locale Amen, situato sulle Torricelle. Dagli uffici di lungadige Galtarossa ricordano che, nel 2022, l’esercizio era già stato oggetto di ammonimento a firma del questore, con l’obiettivo di sensibilizzare il titolare ad osservare e adottare ogni possibile cautela a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. La chiusura temporanea del locale, spiegano le forze dell’ordine, si è resa necessaria al fine di interrompere l’escalation dei numerosi interventi delle volanti iniziata nel dicembre dello scorso anno, relativamente a liti ed aggressioni in cui sono rimasti coinvolti alcuni clienti dell’Amen. Nonostante la collaborazione che la proprietà ha assicurato in termini di operazione di sicurezza, i risultati dell’attività investigativa della polizia l’avrebbe condotta a ritenere che la maggior parte dei fatti avvenuti nell’esercizio pubblico, e in prossimità di questo, possa trovare origine anche nell’abuso di alcool da parte degli stessi avventori.
Il provvedimento di sospensione della licenza è stato emesso in applicazione dell’art. 100 T.U.L.P.S., in relazione all’aggressione risalente allo scorso 10 agosto, verificatasi all’uscita del locale ai danni di un giovane. Erano infatti da poco passate le 3.30 quando, nella notte di venerdì, alla centrale operativa della questura è stata segnalata la presenza di una persona a terra, rimasta ferita a seguito di una rissa scoppiata tra un gruppo di ragazzi. Quando le volanti sono arrivate sul posto, la vittima era già stata accompagnata d’urgenza al Pronto soccorso con evidenti ferite al volto e al braccio sinistro. Sul luogo dell’aggressione, invece, erano presenti due dei responsabili, che erano stati bloccati dal personale addetto alla sicurezza intervenuto subito dopo l’accaduto. Come riferito da una giovane poco distante da loro, gli aggressori le si sarebbero avvicinati con prepotenza, strappandole il bicchiere di mano e, dopo averlo scagliato a terra, si sarebbero rivolti nei suoi confronti in modo sprezzante, arrivando ad affermare di “poterla comprare”, colpendo poi con una testata lei ed il suo amico. Davanti a questa violenza, il giovane che era con lei è intervenuto in sua difesa, ma la sua reazione istintiva sarebbe stata bloccata sul nascere: prima sarebbe stato colpito da uno schiaffo, per poi venire spinto a terra e pestato dal gruppo. Una violenta aggressione che gli è costata 30 giorni di prognosi, una frattura al braccio sinistro e varie escoriazioni al volto. Due dei responsabili sono stati denunciati dalla Polizia di Stato grazie al tempestivo intervento degli addetti alla sicurezza, e nei confronti dei quali la Divisione Polizia Anticrimine della Questura ha già avviato l’iter procedimentale per l’emissione del D.a.p.e. (Divieto di accesso ai pubblici esercizi). Alla luce di quanto emerso, pur considerando la volontà del titolare di cooperare con le forze dell’ordine, dalla questura sottolineano che “il provvedimento sospensivo di 10 giorni si è reso necessario in considerazione dell’esigenza di garantire l’ordine e restaurare la percezione di sicurezza nei confronti dei cittadini, nella misura in cui l’attività svolta dall’esercizio favorisce la perpetrazione di condotte illecite, divenendo di fatto un abituale ritrovo di persone violente e, pertanto, socialmente pericolose”.