A seguito della notizia dei possibili rincari dei biglietti anche Filt Cgil interviene
Si parla ormai da qualche giorno di un possibile rincaro che coinvolgerebbe anche i biglietti del bus. In merito ha deciso di intervenire anche Silvano Danieli, segretario Filt Cgil Verona, che in una nota ha dichiarato che a quasi tre anni di distanza dalla prima ondata di pandemia da Covid-19 il trasporto pubblico locale (Tpl) vive oggi una fase di profonde contraddizioni, unitamente ad una di settore dovuta, da un lato alla cronica carenza di fondi strutturali (che non sono mai stati adeguati alle reali esigenze), dall’altro alla profonda necessità di rimodernamento del parco mezzi in una logica di mobilità sostenibile e non più rinviabile, visto che le nostre città sono sempre più inquinate anche per il costante aumento del traffico. “Il quadro è dunque paradossale: a fronte di una sempre maggiore e crescente domanda di trasporto pubblico locale nelle nostre città, unita anche al ripristino del pieno regime di sevizio dopo la crisi pandemica legata al Covid, le aziende del Tpl si trovano a fronteggiare seri rischi di tenuta economico-finanziaria. – dichiara il Segretario – Se non si interviene prontamente, le aziende del trasporto pubblico locale si potranno ben presto trovare a dover fronteggiare potenziali rischi di default finanziario con pesanti ripercussioni sull’occupazione del settore che conta circa 115 mila addetti su base nazionale, di cui circa 1000 solo a Verona e provincia.”. Insomma, sembra che non ci sia più tempo e che il settore del trasporto pubblico locale necessiti di interventi urgenti e strutturali. Ha necessità di riacquisire piena dignità e di ridiventare una risorsa strategica per la qualità della vita stessa dei nostri territori e delle nostre città, sia per il servizio che rappresenta alla cittadinanza sia in una logica di mobilità sostenibile e di minore inquinamento. Infine, ritornare ad essere una prospettiva di lavoro attrattiva e di qualità per i nostri giovani, giustamente remunerata per tutti i lavoratori che quel servizio svolgono (o che quella carriera vorranno intraprendere) ogni giorno.