Il monumento riporta incisi i nomi di 170 giovani caduti in combattimento, in prigionia, dispersi o per malattia e civili morti
Cent’anni sono trascorsi da quel 3 settembre 1922 in cui il Monumento ai Caduti di Bosco Chiesanuova venne inaugurato a imperitura memoria ed onore degli eroi che immolarono la loro fiorente giovinezza all’ideale della Patria. Il monumento reca scolpita sul marmo la scritta “Bosco Chiesanuova ai prodi suoi figli” e riporta incisi i nomi di 170 giovani caduti in combattimento, in prigionia, dispersi o per malattia e civili morti per cause imputabili alla guerra, un tributo enorme per un Comune montano che oggi ha poco più di 3600 abitanti e allora ne contava poco più di 4000. Il Monumento ai Caduti di Bosco Chiesanuova, si pregia dell’opera d’arte realizzata dal prof. Egidio Girelli: una statua in bronzo raffigurante una figura muliebre che assomma ed esprime tutta la dolce tristezza delle madri e delle vedove, delle donne cristiane che pur nel dolore, non spengono in sé la viva fiamma dell’amore. La figura in bronzo, è madre, è sposa, ma è anche Patria che regge tra le mani una lunga ghirlanda di fiori con la quale coprire, con pietà sentita, tutti i morti in guerra. L’Amministrazione, ha previsto un programma per celebrare il centenario e commemorare la ricorrenza del 4 Novembre. Domenica 30 ottobre infatti, c’è stato il ritrovo per i cittadini del Capoluogo con la deposizione della corona d’alloro sulla tomba dei Caduti di Russia. Il corteo, accompagnato dalla Banda Musicale Cittadina di Grezzana, ha raggiunto quindi la Chiesa Parrocchiale dove si è tenuta la Santa Messa. Poi l’appuntamento solenne al Monumento ai Caduti per la cerimonia commemorativa con l’alzabandiera, l’Onore ai Caduti e l’Inno Nazionale cantato dagli alunni della scuola primaria del Capoluogo. Coinvolte nelle celebrazioni per il giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate anche le frazioni di Lughezzano.