L’obiettivo è quello di dare risposte attraverso un bilancio che punta ad abbattere le differenze
Rafforzare i servizi legati alla prima infanzia, trovare soluzioni per una diversa modulazione degli orari di lavoro, al fine di renderli più compatibili con le esigenze famigliari. E, ancora, (come recentemente avvenuto per l’intervento di ampliamento del numero di stalli rosa in città), studiare soluzioni in grado di migliorare la qualità della vita della donna e non solo. Il ‘gender gap’ si contrasta attraverso progettualità concrete, sostenute con un bilancio che sia in grado di dare, sulla base di dati certi, risposte vere alle cittadine e ai cittadini. Una direzione intrapresa fin da subito dall’Amministrazione, sia nelle linee programmatiche che nella designazione di una delega alla Parità di genere, e che ora, con l’approvazione della mozione per l’introduzione nel Comune di Verona del bilancio di genere, punta a concretizzare con la realizzazione di questa nuova modalità di gestione, impostata attraverso un tavolo di lavoro che permetta prima la raccolta e la valutazione dei dati e poi la stesura di soluzioni concrete con gli uffici Bilancio e Pari opportunità. La mozione, approvata la scorsa settimana dal Consiglio comunale a firma dalla consigliera comunale con delega alle Pari Opportunità Beatrice Verzè, propone infatti per la prima volta l’introduzione di un bilancio di genere, in grado di impostare, in un’ottica di tutela delle differenze, le scelte politiche e gli impegni economico-finanziari futuri dell’Amministrazione.