Uno strumento per combattere il randagismo
Nel Veneto parliamo di 1.541.529 animali microchippati. 1.421.311 cani, 119.915 gatti e 303 furetti. Dati resi noti dall’Organizzazione Internazionale Protezione Animali. Numeri che mettono in evidenza come a livello nazionale siano pochi i gatti microchippati, senza considerare i furetti, meno presenti nelle famiglie italiane, d’altronde non esistono obblighi d’iscrizione nelle Anagrafi territoriali per queste due specie sancito da una legge nazionale. Proprio per questo ancora una volta l’Oipa scende in campo e chiede che anche per gatti e furetti sussista l’imposizione di microchip, per combattere il randagismo. A tal proposito interviene il presidente dell’Oipa Massimo Comparotto che afferma quanto l’obbligo del microchip per i cani è un efficace metodo di lotta al randagismo sia per identificare i cani presenti sul territorio, sia per riportare in famiglia animali smarriti. Stessa funzione potrebbe avere per gatti e furetti. Si appella perciò a tutte le Regioni per far sì che vengano fatte leggi che introducano quanto detto, ciò comporterebbe un’ulteriore stretta al fenomeno dell’abbandono e della sovrappopolazione degli animali chiusi in canili e gattili.