Compag: drammatiche le ripercussioni sull’agricoltura italiana
Compag, la federazione nazionale delle rivendite agrarie e commercianti per l’agricoltura, lancia l’ennesimo allarme: la proposta di regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari presentata dalla Commissione UE, che andrà a sostituire la direttiva 2009/128/CE (SUD), avrà ripercussioni drammatiche per la produzione agricola italiana, rivelandosi ‘una vera e propria mannaia per le imprese e per l’intero sistema agroalimentare italiano’, come ha affermato il Presidente della federazione Fabio Manara. Sebbene la Commissione sia sicuramente animata dai più nobili intenti, infatti, il sistema di calcolo adottato per il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione in tutto il territorio europeo, entro il 2030, del 50% dei prodotti chimici per la difesa delle piante e dei preparati più pericolosi, risulta ingiustamente penalizzante per il nostro Paese. Gli obiettivi di riduzione si basano su aspetti prettamente quantitativi, trascurando il tipo di colture praticate nei singoli Stati membri: la difesa delle colture negli ambienti temperato-caldi del Sud Europa richiede interventi molto diversi rispetto alle coltivazioni estensive diffuse alle latitudini più settentrionali. Modulare l’entità della riduzione alla media di utilizzo europea significa penalizzare i Paesi con un’agricoltura più intensiva e con un maggior numero di coltivazioni, in particolare di colture “minori”, come nel caso dell’Italia.
Per l’Italia, dove le vendite di prodotti fitosanitari negli ultimi anni sono già diminuite del 35%, si prospetta una riduzione del 62% del loro utilizzo entro il 2030. Con una così drastica riduzione, sarà impossibile garantire un’adeguata protezione delle piante e quindi mantenere la produzione a livelli adeguati per garantire la sicurezza alimentare.