Un investimento da 6 milioni e mezzo di euro. Ora si cerca un edificio per ospitare gli alunni durante i lavori
Garda entro il dicembre 2025 avrà una nuova, avveniristica e funzionale scuola primaria. Le Scuole elementari Malfer, infatti, costruite intorno agli anni ’70, non risultano in linea con le nuove normative sulla sismica. Si è così deciso, con un progetto esecutivo approvato dalla giunta lo scorso 30 dicembre, di demolirle e ricostruirle da zero. L’importo dei lavori ammonta a 6 milioni 500 mila euro di cui 2 milioni e mezzo a fondo perduto derivanti dal Pnrr e 4 dall’accensione di un mutuo. La nuova scuola sarà composta da tre distinte strutture collegate da un grande spazio centrale che fungerà da piazza. Il complesso, oltre ad essere antisismico in base alla legge attuale, si baserà sui principi di sostenibilità e risparmio energetico. Grazie all’energia prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili, quali pompe di calore ad espansione diretta, a pompa di calore ad accumulo per la produzione di acqua calda sanitaria e all’installazione di pannelli fotovoltaici, si riuscirà a coprire più del 65% dei consumi per riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria. Nella progettazione è stato fatto riferimento ad esempi di recente edilizia scolastica che hanno mirato a costituire degli organismi più simili ad un centro civico vivibile da tutta la popolazione che ad un istituto chiuso in se stesso. Un edificio, quindi, da costruire anche per la comunità, che possa promuovere la comunicazione e le relazioni umane fino dall’infanzia. In quest’ottica vanno lette le strutture, costruite per essere indipendenti. Con aule e spazi raggiungibili da ingressi propri. L’unico e inevitabile disagio che si incontrerà sarà quello legato all’esigenza di trovare un luogo idoneo ad ospitare gli alunni per tutta la durata dei lavori. “Ci stiamo muovendo per capire quale possa essere la soluzione migliore”, spiega il Sindaco Bendinelli. “Al vaglio c’era l’ipotesi di container nel parcheggio delle piscine. Speriamo però, con la collaborazione dei comuni limitrofi, di trovare qualche edificio in grado di ospitare tutti i nostri bambini. Organizzando un apposito servizio pullmini, questa sarebbe sicuramente la soluzione migliore per tutti”. Secondo il cronoprogramma i lavori inizieranno nel dicembre 2023 per concludersi 24 mesi dopo.